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lunedì 3 agosto 2020

Messiniano: la crisi di salinità del Mar Mediterraneo




Il gruppo di ricerca di Analisi di Bacino diretto dal Prof. Andrea Di Giulio ha partecipato, insieme ad Angelo Camerlenghi (OGS di Trieste) e Vanni Aloisi (Institut de Physique du Globe di Parigi) al video divulgativo legato al progetto MEDSALT.


Si tratta di un progetto internazionale con una rete di piú di cento ricercatori, che ha come fine quello di comprendere la complessa storia del Mediterraneo durante la “Crisi di Salinità del Messiniano”, tra 5-6 milioni di anni fa.


L’Associazione Proteus, leader nella didattica e comunicazione scientifica nonché grande sostenitrice del turismo sostenibile, ha prodotto un video sulla genesi del Lago di Como, svelando le connessioni tra i grandi laghi del Sud Alpino, la Crisi di Salinità ed il sale (halite) che si trova anche a km di profondità nel Mediterraneo ma che è stato fondamentale per l’uomo sin dall’antichità.

Partecipano come consulenti scientifici Angelo Camerlenghi, principale investigatore del progetto, Vanni Aloisi e Chiara Amadori post-doc presso il nostro dipartimento e collaboratrice del Prof. Di Giulio.

Si ringraziano gli organizzatori e responsabili dell’associazione: Filippo Camerlenghi e Paola Iotti nonché Luca Mariani per la regia ed il montaggio.



Scopri di più di questo importante progetto al link: https://medsalt.eu/the-project/ 





sabato 1 agosto 2020

Marie Tharp: l'oceanografa che scoprì la dorsale medio-atlantica

In questi giorni Marie Tharp avrebbe compiuto 100 anni. Il Lamont-Doherty Earth Observatory, l’istituto in cui ha lavorato facendo la storia dell’Oceanografia, la sta celebrando con una serie di iniziative.


 

Fin da giovane, Marie Tharp era curiosa del mondo e dei processi naturali che lo governano. Amava spingersi oltre i limiti di ciò che le ragazze e le donne avrebbero dovuto, fare ed essere all’epoca in cui visse. A metà del XX secolo, infatti, poche erano le donne di Scienza ma la tenacia di Marie le fece trovare lavoro in un laboratorio di New York. Tuttavia, per approfondire lo studio degli Oceani dei quali era molto appassionata doveva superare un altro grande ostacolo: le donne non erano ammesse sulle navi da ricerca. Non potendo raccogliere direttamente i dati sui fondali, Marie si tuffò a fondo nei dati registrati dai suoi colleghi. Tracciando un punto dopo l'altro fu in grado di rivelare la presenza di una profonda spaccatura nel fondo dell'oceano Atlantico. All'inizio la comunità scientifica si rifiutò di crederle, ma le sue prove erano inconfutabili, dimostrò al mondo che la sua ricerca era corretta e mappò per la prima volta la dorsale medio-Atlantica. Una donna, in un angusto ufficio, fu in grado, solo attraverso i dati raccolti dai colleghi ammessi a bordo delle navi da esplorazione oceanografica, di scoprire la caratteristica geografica più grande del pianeta e di mapparla. 


Oggi l’istituto per cui ha lavorato ha per la prima volta nella sua storia un direttore donna la straordinaria scienziata Maureen Raymo, geologa marina e scienziata del Clima.

 

Se vuoi saperne di più di questa scienziata, leggi il libro a lei dedicato “Ocean Speaks” di Jess Keating, illustrato da Katie Hickey