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lunedì 29 gennaio 2018

Dalla Geologia all'Archeologia

Sul nuovo numero di Focus, a pagina 124 troverai l’articolo “Le linee di Khaybar”.
Si parla di particolari e spettacolari strutture neolitiche in Arabia Saudita, fotografate da un gruppo di ricerca di cui fa parte Alessio Sanfilippo, docente del nostro Dipartimento.

Si sa dell’esistenza di questo complesso da alcuni decenni, è persino visibile da satellite, ma finora nessuno era riuscito a studiarlo dal vivo. Ottenere i permessi per andare in Arabia Saudita, infatti, non è semplice, e i ricercatori italiani sono i primi a poter analizzare  le strutture poiché hanno già attiva un'attività di ricerca nell'area in collaborazione con il Servizio Geologico del paese.
Viste da terra, queste strutture sembrano poco più che muretti di pietre, senza quasi forma o direzione, disseminati sul suolo duro e arido, plasmato dalla lava.  Che la disposizione non sia casuale, lo si apprezza soltanto dall'alto e proprio durante una missione in elicottero per effettuare rilievi geologici che Sanfilippo con i colleghi Luigi Vigliotti e Marco Ligi, dell’Istituto di Scienze Marine del Cnr di Bologna, le hanno notate.

Disegni netti e precisi, che si estendono per chilometri. Ricordano le linee Nazca, in Perù. 

Corri in edicola!

venerdì 26 gennaio 2018

In missione a Lanzarote per scoprire i segreti della Luna

Una missione scientifica internazionale finalizzata alla ricerca, sulla Terra, di condizioni simili a quelle della Luna ha avuto luogo tra il 20 e il 24 novembre 2017 sull'isola di Lanzarote, nelle Canarie, e ha visto la partecipazione del geofisico pavese Patrizio Torrese.  

Torrese è nostro docente di Fisica Terrestre e Geofisica Applicata per i corsi di laurea triennale e magistrale in Scienze Geologiche ed era l'unico rappresentante di un ateneo italiano all'interno di un team internazionale.


La missione  è stata realizzata nell'ambito del programma ESA “Caves & Pangaea” per lo studio e la formazione degli astronauti in vista di future missioni sulla Luna.

«Target geologici sotterranei come i tunnel di lava – spiega Torrese – presentano molte analogie con quelli osservati sulla Luna o sui vulcani Arsia e Olympus di Marte, e rappresentano ambienti adatti alla vita».

L'attività di terreno era volta a fornire agli astronauti abilità di esplorazione, mappatura e monitoraggio del territorio grazie all'uso di droni, laser e altre tecniche elettriche.

Per saperne di più di questa straordinaria attività visita il portale ESA e il blog dedicato al progetto


La partecipazione al progetto consentirà agli studenti dei corsi in Scienze Geologiche dell’Università di Pavia di avvicinarsi alle missioni spaziali perché potranno utilizzare i dati raccolti durante la missione nelle Canarie per tesi di laurea o ricerca.

A presto news!

lunedì 22 gennaio 2018

Dietro le quinte del MET: le tante sfaccettature delle Scienze della Terra

Il 18 di gennaio 2018 usciva sul sito  https://www.lavocedinewyork.com/ l'articolo

"Dietro le quinte del Met, gli scienziati del bello sono tre italiani Marco Leona, Federica Pozzi, Elena Basso: ecco chi applica alle opere del Met e di tanti altri musei newyorkesi la (necessaria) lente scientifica"



Scritto da Giulia Pozzi e Stefano Vaccara
 

L’articolo ci porta nei laboratori del Metropolitan Museum (MET), un labirinto di ampi corridoi e luminose sale in cui perdersi è un vero piacere. 





Il MET è il museo americano che possiede il laboratorio scientifico più avanzato e un corpus accademico di scienziati molto importante. Il laboratorio ospita strumentazioni all'avanguardia, potenti microscopi, tecnologie di ogni tipo, e tanti scienziati – 14 lo staff stabile, con cicliche incursioni di borsisti – che ogni giorno lavorano per scoprire o approfondire la verità materiale degli oggetti d’arte, a scopo di ricerca e di conservazione. Tra questi sono presenti diversi Italiani ed alcuni di questi si sono formati all’Università di Pavia con percorsi legati alle Scienze Geologiche. Protagonista dell’intervista è Marco Leona con le sue collaboratrici Federica Pozzi e Elena Basso. Leona spiega come sia approdato negli USA dopo una laurea in Chimica e un dottorato di ricerca in Mineralogia e Cristallografia all’Università degli Studi di Pavia e come abbia investito tante energie per creare il laboratorio che dirige.

I tre italiani sono coinvolti in un progetto iniziato da circa un anno la missione la “Network Initiative for Conservation Science”. Una iniziativa di cui Federica Pozzi è responsabile, alla quale lavora anche Elena Basso, e finanziata dalla Andrew W. Mellon Foundation. Pozzi ha una laurea e un dottorato di ricerca in Chimica all'Università Statale di Milano mentre Basso una laurea in Scienze Geologiche e un dottorato di ricerca in Scienze della Terra. Elena Basso ha frequentato lungamente il nostro Dipartimento e si sempre dimostrata una ricercatrice brillante dotata di robusto metodo scientifico e naturale curiosità. Questa sinergia tra conoscenza e capacità di collaborare e interagire con professionalità differenti è testimoniata anche dal fruttuoso connubio con Pozzi al MET
Temerarietà, immaginazione e tanta voglia di lavorare sono state insomma le qualità necessarie per realizzare quello che, fino a poco più di 12 mesi fa, era ancora un sogno. 21 progetti di varie dimensioni, 94 opere d’arte analizzate, tutte le richieste pervenute da altri musei e istituzioni soddisfatte in un solo anno di lavoro: i presupposti sono ottimi.


 

Complimenti Elena!!!


giovedì 18 gennaio 2018

Escursione multidisciplinare: 17-20 Giugno 2018

Escursione sull’isola dell’Asinara

"Relazioni tra magmatismo, deformazioni e metamorfismo durante l’orogenesi varisica"

17-20 Giugno 2018


Escursione multidisciplinare per studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale,
dottorandi e assegnisti
Organizzatori: Matteo Maino, Antonio Langone, Matteo Alvaro, Alessio Sanfilippo e
Giovanni Toscani

Quest’anno si cambia, dalla montagna al mare! 
Eppure la tematica principale affrontata rimarrà la stessa: l’osservazione del risultato dei processi magmatici, metamorfici e deformativi che si integrano durante le dinamiche orogenetiche
Gli spettacolari affioramenti rocciosi dell’Isola dell’Asinara, infatti, conservano il record dei processi associati al ciclo orogenetico Varisico del Paleozoico. La possibilità di osservare minerali, rocce e le loro deformazioni da diversi punti di vista contemporaneamente, può risultare utile per partecipanti con diverso grado di competenza, a partire dagli studenti dei primi anni di studio fino a profili più specializzati come dottorandi o assegnisti.

L’escursione sarà inoltre arricchita dalla presenza di esperti del nostro dipartimento di altre discipline attinenti le scienze geologiche e naturalistiche. In particolare, avremo modo di partecipare ad una campagna zoologica di raccolta di tartarughe e rettili guidati dal prof. Sacchi e colleghi.


Luogo
L’escursione avrà luogo sull’isola dell’Asinara, Sardegna.
Quando
L’escursione durerà quattro giorni, dal 17 al 20 giugno 2018, compresi i viaggi in traghetto
da Genova
Costo
La quota di partecipazione potrà variare in base alle adesioni. Un preventivo di massima prevede un costo di 40 euro/die per il trattamento di mezza pensione più i passaggi in traghetto.

Iscrizioni
Sono invitati a presentare domanda d’iscrizione dottorandi e studenti della Laurea Triennale o Magistrale. Gli organizzatori si riservano di accettare fino ad un massimo di 30 iscrizioni con accesso prioritario ai dottorandi e, a scalare, agli studenti della Magistrale e Triennale.
Per info e iscrizioni: matteo.maino@unipv.it

Riconoscimenti per i partecipanti
I partecipanti all'escursione riceveranno un riconoscimento in crediti formativi variabile,
che verrà definito nei prossimi mesi. L’anno scorso sono stati erogati i sottostanti crediti:
· 1 CFU nell’ambito di attività extra-curriculari (altre conoscenze utili per l’inserimento
nel mondo del lavoro) per gli studenti del 1-2° anno dei corsi di Laurea Triennale o
Magistrale
· 3 CFU per gli studenti della Scuola di dottorato


NOTA IMPORTANTE
L’isola dell’Asinara è un Parco Nazionale dove bisogna tenere un atteggiamento estremamente riguardoso verso la natura e le persone che vi abitano e lavorano. La maggior parte delle spiagge sono inoltre ad accesso assolutamente proibito perché a tutela integrale e per nessun motivo tali divieti vanno infranti. Data la esigua disponibilità di posti si invita ad iscriversi solo se realmente interessati e disponibili in quelle date. 

CORRETE A PRENOTARE UN POSTO

LE ISCRIZIONI CHIUDONO IL 25 GENNAIO 2018