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Studente Unipv: sei pronto per l'Esame di Stato?

Il Dipartimento di Scienze della Terra e dell'Ambiente di Pavia è sede degli Esami di Stato per la Professione di Geologo.

L'esame consiste in due prove scritte, una prova orale e una prova pratica. 
Tutte le prove devono essere superate per poter accedere alla fase successiva di valutazione. 

La prima prova scritta ha carattere generale e verte su argomenti teorici; la seconda prova scritta contiene riferimenti ad applicazioni a particolari casi di studio; la prova orale parte dai risultati delle due prove precedenti per giungere alla verifica di una conoscenza completa dei campi di applicazione delle Scienze Geologiche nonché dei vincoli normativi. Infine nella prova pratica, partendo dalla realizzazione di una sezione geologica, il candidato deve essere in grado di valutare la fattibilità di piccole o grandi opere nonché il rischio e la pericolosità geologica dell'area di studio.
La commissione è composta da 5 Membri: due appartenenti all'Ateneo di Pavia e tre liberi professionisti iscritti all'albo professionale o funzionari di enti pubblici.

Di seguito alcuni esempi di prove d'Esame proposte negli anni passati sia per l'abilitazione a Geologo Junior che a Geologo.
Ricorda che tutte le prove d'Esame sono depositate e disponibili presso la Biblioteca della Scienza e della Tecnica 

Esercitati con le prove delle passate sessioni, irrobustisci le tue conoscenze e allena la tua mente: così costruirai il tuo futuro di professionista

ESAMI DI STATO
Per l’abilitazione all'esercizio della professione di
GEOLOGO JUNIOR

PRIMA PROVA SCRITTA
Tema 1
Dopo aver illustrato come si classificano le rocce dal punto di vista geotecnico, il candidato affronti il problema dei terreni utili per le fondazioni proponendo anche metodi di analisi sia qualitativa che quantitativa.
Tema 2
Il candidato illustri la risposta geomorfologica del paesaggio ai cambiamenti climatici, antropici e naturali.
Tema 3
Dopo aver illustrato i criteri per l’individuazione e la valutazione degli acquiferi, il candidato affronti il tema dell’approvvigionamento idrico in una zona di pianura.

SECONDA PROVA SCRITTA
Tema 1
Il candidato illustri quali opere di monitoraggio intenderebbe approntare per lo studio evolutivo di una frana da colamento.
Tema 2
Il candidato descriva le funzioni del geologo junior nelle indagini geognostiche.
Tema 3
Il candidato descriva come monitorare un contesto territoriale a scelta per ridurre il rischio idrogeologico.


ESAMI DI STATO
Per l’abilitazione all'esercizio della professione di
GEOLOGO 
PRIMA PROVA SCRITTA
Tema 1
In un’ area di pianura alluvionale si intende valutare la potenzialità del primo sottosuolo al fine di avviare una attività estrattiva di materiali inerti (sabbia e ghiaia). Il candidato illustri quali sono gli accertamenti atti a valutare la potenzialità del giacimento dal punto di vista quali - quantitativo, le eventuali problematiche connesse alla presenza della falda idrica, la presenza di eventuali vincoli territoriali che possono inficiare la fattibilità economica dell’intervento in rapporto ai costi / benefici.
Tema 2
Data una frana di scivolamento rotazionale in area appenninica il candidato pianifichi la campagna di indagini geognostiche e gli interventi di monitoraggio necessari per la successiva progettazione delle opere di consolidamento per la messa in sicurezza del versante.
Tema 3
Il candidato illustri sinteticamente gli strumenti e le principali misure di prevenzione e protezione, strutturali e non strutturali, necessarie per la salvaguardia di un centro abitato soggetto a fenomeni di esondazione di un corso d’acqua di pianura.

Tema 1
Il candidato illustri i principali metodi di indagine in situ finalizzati allo studio delle caratteristiche geologico-tecniche del sottosuolo in un'area di pianura destinata a interventi edilizi, discutendo vantaggi e limitazioni di ciascuno di essi
Tema 2
Dato un versante collinare interessato da un movimento franoso il candidato descriva sinteticamente le principali indagini di terreno e di laboratorio utili alla caratterizzazione geologico-tecnica, idrogeologica dei terreni di copertura e i principali interventi di risanamento idrogeologico
Tema 3
Il candidato illustri le metodologie e gli studi geologici necessari per la redazione della componente geologica di uno strumento di pianificazione urbanistica comunale in un'area collinare-montana

Tema 1
In un’area caratterizzata da elevate precipitazioni sono stati effettuati quattro profondi sondaggi esplorativi nelle località indicate con le lettere A, B, C e D.
A partire dalla superficie (v. planimetria quotata) sono stati incontrati i seguenti orizzonti:


A
B
C
D
Base delle arenarie (in m dal p.c.)

50

50

150

50
Top dell’orizzonte conglomeratico aurifero

300

100

350

assente
Base dell’orizzonte conglomeratico aurifero

350

150

400

assente

Si osservi come nel pozzo D il conglomerato sia assente. Si costruiscano, supponendo che le superfici siano piane, i contorni (le tracce degli affioramenti) delle strutture presenti.
Dietro richiesta di una compagnia mineraria, che è interessata allo sfruttamento del conglomerato aurifero, si forniscano le indicazioni necessarie per conoscere l’esatta posizione planimetrica del giacimento dove questo risulti ricoperto delle arenarie.
Si tracci una sezione disposta in senso N-S secondo la traccia indicata nella planimetria di base che illustri la struttura.

Sulla base della disposizione degli starti e della fratturazione della roccia, illustrare come impostare convenientemente un piano di coltivazione, quali problematiche possono incontrarsi, dove risulti più opportuno collocare i materiali di scarico e con quali modalità.
ALLEGATO 1: Planimetria



Tema 2
Lungo la traccia individuata dalla sezione si intende costruire una galleria.
Le rocce presenti hanno caratteristiche alquanto differenti tra loro.
Si tracci la sezione geologica secondo l’asse indicato dalla traccia della sezione.
Si evidenzino le problematiche che si possono incontrare e si forniscano suggerimenti e indicazioni per una corretta e sicura realizzazione dell’opera, compresa la messa a dimora e in sicurezza dello “smarino” conoscendo che le dimensioni dello scavo saranno approssimativamente di 15 metri di base e 9 metri alla sommità della volta.
ALLEGATO 1: Planimetria e sezione topografica



Tema 1
L’azione esercitata dal vento e suoi riflessi sulla conservazione del suolo.
Tema 2
Illustri il candidato i metodi di indagine e di analisi per riconoscere e definire l’idoneità di una roccia (uguaglianza con quella già posta in opera) da utilizzare per il restauro di un monumento.
Tema 3
Indagini indirette di natura geofisica: tipologie e loro finalità, applicate nei differenti contesti geologici.

Tema 1
L’azione esercitata dal vento e suoi riflessi sulla conservazione del suolo. 
Tema 2
Illustri il candidato i metodi di indagine e di analisi per riconoscere e definire l’idoneità di una roccia (uguaglianza con quella già posta in opera) da utilizzare per il restauro di un monumento.
Tema 3
Indagini indirette di natura geofisica: tipologie e loro finalità, applicate nei differenti contesti geologici.

Tema 1
Illustri il candidato quali metodologie siano da applicare per la conservazione del suolo nella zona raffigurata nella carta e compresa nel perimetro indicato con la linea nera.

Tema 2
Indichi il candidato, motivando la scelta, quali siano le zone preferenziali per estrarre materiali litoidi costituiti prevalentemente da: a) ghiaie; b) sabbie; c) limi, con riferimento alla cartografia allegata.
Tema 3
Descriva il candidato le indagini da effettuare per definire la presenza o meno di inquinamento da idrocarburi pesanti nella falda e quali interventi siano proponibili in funzione delle varie caratteristiche del sottosuolo e dell’utilizzo del suolo.


SECONDA PROVA SCRITTA
Tema 1
Illustri il candidato quali siano i limiti ambientali che impediscano la realizzazione di una discarica di amianto esponendo le valutazioni ritenute più idonee.
Tema 2
Terebrazione di un pozzo in una zona di pianura: procedure, analisi e perforazione.
Tema 3
Evoluzione di un corso d’acqua di pianura di media entità (F. Adda, F. Oglio, ecc.) e opere da realizzare per controllare la sua dinamica fluviale.

Tema 1 
VERIFICA GEOTECNICA DEL TERRENO DI FONDAZIONE IN UN NUOVO POTENZIALE COMPARTO EDIFICATORIO 
Tema 2
Sulla base dei dati geostrutturali di riportati, il candidato ricostruisca in dettaglio la distribuzione delle discontinuità geologiche nell’ammasso roccioso e verifichi con i test specifici della geomeccanica quale dovrebbe essere nella situazione descritta il profilo medio di scarpata idoneo ad assicurare la stabilità complessiva e locale del fronte roccioso,

evitando ulteriori distacchi di volumi rocciosi. In allegato Reticlo di Wulff, corografia dell'area di studio e geologia dell'area di studio.

Tema 3
Dati quattro pozzi, si richiede al candidato di:
- individuare il pozzo più opportuno da mettere in esercizio, motivandone la scelta
- valutare se la portata richiesta può essere soddisfatta dalla messa in esercizio di un solo pozzo
- indicare quali eventuali dati supplementari dovrebbero essere disponibili per definire le principali
caratteristiche del pozzo (condizioni del pozzo, efficienza del pozzo, ecc.), dell'acquifero (trasmissività), e per
la determinazione del raggio di influenza alla portata richiesta
- descrivere infine le opzioni per lo scarico delle acque emunte ad uso geotermico e la procedura per
ottenerne la concessione (documentazione da produrre, enti coinvolti, ecc.).
In allegato la planimetria dell'area di studio e il certificato di analisi delle acque.

PROVA PRATICA

Tema 1
1) Il candidato sulla base delle informazioni ricavabili dalla carta allegata e dalla legenda descriva le condizioni di stabilità dei versanti dell’area,  indicando le principali criticità e le zone di maggior pericolo.
2) Il candidato sulla base delle informazioni ricavabili dalla carta allegata e dalla legenda descriva le caratteristiche idrogeologiche dell’area indicando le possibili zone di approvvigionamento idrico e descrivendo sinteticamente il programma delle indagini che intenderebbe svolgere per definire le potenzialità idriche locali.
3) Il candidato sulla base delle informazioni ricavabili dalla carta allegata e dalla legenda descriva le potenzialità estrattive dell’area e imposti in maniera sintetica una prima bozza di un piano delle attività estrattive della zona, specificando la tipologia di cava che reputa più opportuno adottare in funzione delle condizioni ambientali e del materiale da estrarre.

Tema 1
Il candidato, dopo aver eseguito la sezione geologica lungo la traccia indicata nella carta geologica allegata, illustri le eventuali problematiche che si potrebbero incontrare nell'apertura di una galleria tra i due punti evidenziati in carta e quali siano le soluzioni da adottare per una buona riuscita dell’opera.


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